15 dicembre ore 18:00
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La Corazza Emotiva
15 Dicembre, 2024 18:00 - 20:00
€10La Corazza Emotiva
Una critica sociale tagliente
Un’esperienza visiva immersiva
Uno spettacolo che rompe le convenzioni teatrali, coinvolgendo lo spettatore in un dialogo diretto e provocatorio
Note di regia
LA CORAZZA EMOTIVA
PRIMO MOVIMENTO: AMORE CO(I)NTESTATO
di Enoch Marrella
con Enoch Marrella e Gea Dall’Orto
artwork | Aleksandar Stamenov
visual | Francesco Masi
produzione Tuttoteatro.com
Progetto realizzato con il contributo della Regione Lazio – Spettacolo dal Vivo
Foto: Valerio De Rose
LOGLINE
L’insolubile storia d’amore tra un intellettuale di origini benestanti che vive in prima periferia – e nella vita non guadagna nulla – e una ragazza di estrema periferia che dalla vita ha tutto da guadagnare.
UNO SPETTACOLO “REDPILLATO”
La Teoria RedPill prende il nome dal film Matrix, nel quale la pillola rossa apre la mente di Neo, mostrandogli la verità sulla sua realtà. Alla base di tutto ci sarebbe la cosiddetta Teoria LMS, secondo cui le relazioni tra uomo e donna nascerebbero non per un innamoramento libero e spontaneo, ma per un freddo calcolo derivato
dall’interpolazione di tre fattori: look, money e status.
PRESENTAZIONE
«Un fiume di parole fuoriesce dalla bocca di un eterno Allievo, interrogato dalla vita, monologante ma non solitario. A condurlo nel precipizio del suo ineluttabile destino ci sono le spinte verbali e i continui rimandi di altre voci che lo invitano ad allontanarsi dalla scena principale, ad andarsene e a lasciare il posto. L’Allievo si disfa di sé in quanto soggetto inadatto, inutile, ingombrante e anacronistico. Che ricaduta può avere un’esistenza priva di guadagno economico sulla vita emotiva e spirituale di una persona? A partire da questa domanda si sviluppa questo nuovo progetto registicamente improntata alla connessione tra testo drammaturgico, arte plastica, musica elettronica e videoproiezioni». (Enoch Marrella)
Se oggi si parla di eco-ansia, in questo nuovo progetto teatrale si potrebbe parlare di emo-ansia: l’ansia di esprimere le proprie emozioni. La difficoltà di mettere a nudo la propria emotività qui viene raccontata con un linguaggio dallo stile pop e quotidiano, ma che rispetta una precisa partitura ritmico-musicale che affonda nella scrittura per la scena.
Ambientata in un ipotetico futuro prossimo, la storia rivela le deformazioni di una
metropoli enorme severamente divisa tra centro e periferia, dove chi ha la fortuna di vivere in prima periferia, sarà sempre e comunque più fortunato di chi vive in estrema periferia.
Nel testo si parla di amore romantico, delusione delle aspettative, violenza verbale,
violenza domestica, scontri fra classi, shock culturali e atti psicomagici. Viene
affrontato con forte impostazione critica il tema del celibato involontario con
riferimento alla cosiddetta Teoria Redpill.
A livello drammaturgico il testo si articola su due personaggi che comunicano su più piani: con sé stessi, tra loro e con il pubblico. In linea l’in-yer-face theatre, introdotto negli anni 90 da Sarah Kane, lo spettatore diviene interlocutore diretto per la trattazione di argomenti crudi. Chi guarda viene guardato, assorbendo emozioni e motivazioni di una coppia in crisi, immersa in una dimensione sociale particolarmente spietata e improntata al materialismo più ateo: esasperazione iperbolica di aspetti legati al tempo presente, ma che non nascondono una certa preoccupazione (ansia) per il tempo futuro.
Emerge contestualmente il delicato tema della “prostituzione involontaria” nella
società contemporanea e il ruolo del denaro nel definire ogni forma di relazione
umana.
PARTE VISIVA
Artwork
La parte visiva del progetto farà riferimento alle opere dell’artista Alksandar Stamenov e al suo concept: pittura antemetica/metafisica dell’informazione.
«Le antenne sono un groviglio metafisico di ferri e linee sui tetti, trasportatrici di
immagini e fantasmi che appaiono tra la cornice di uno schermo. Dei semplici ferri
intrecciati, eppure affascinanti con le loro linee verticali e orizzontali sparse su una
grigia superficie di cemento. Un cimitero d’informazione». (Aleksandar Stamenov)
Visual
Con la collaborazione di Francesco Masi in qualità di videomaker e direttore della
fotografia si lavorerà alla trasposizione filmica del racconto “L’Antennista” contenuto nel testo drammaturgico. Il corto cinematografico di stampo fortemente surreale avrà come ispirazione le atmosfere e i colori dei film di Wes Anderson.
BIO DEGLI ARTISTI
Enoch Marrella è attore, regista e autore. È vincitore del premio Made in Marche
(2013) con lo spettacolo Cuoredebole e finalista al Premio Tuttoteatro.com alle arti
sceniche Dante Cappelletti (2014) con lo spettacolo Nell’oceano il mondo – il testo dello spettacolo è pubblicato dalla Casa Editrice Alter Erebus. È vincitore del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche Dante Cappelletti (2021) con lo spettacolo Tecnicismi&Baldoria, uno spettacolo molto autoreferenziale per addetti ai lavori. Nel 2020 dà vita a un progetto crossmediale di rivalutazione del patrimonio petroliniano dal titolo Petrolini Infinito, da cui sono nati contenuti web, video, teatrali e diversi live musicali. Nel 2023 presenta lo spettacolo All You Can VAX, un viaggio in tre episodi nei migliori hub vaccinali della capitale. In fase di costruzione il nuovo progetto, La corazza emotiva.
Gea Dall’Orto debutta in teatro come attrice nella compagnia Mannini – Dall’Orto
Teatro, accanto al nonno, Italo Dall’Orto. Nel 2012 debutta come attrice al cinema nel film Le piccole idee, diretto da Giacomo Faenza. Nel 2014 è diretta da Evan
Oppenheimer nel film The Tourist. Nello stesso anno interpreta il ruolo di Maria nel cortometraggio All or nothing, diretto da Maciej Kawalski. Nel 2021 interpreta il ruolo di Miranda Leoni nella serie Mediaset Luce dei tuoi occhi. Nello stesso anno interpreta il ruolo di Francesca nel film Tre piani di Nanni Moretti. Nel 2022 interpreta il ruolo di Marta nella miniserie RaiPlay Cabala: le vergini del fuoco.
Aleksandar Stamenov nasce a Karlovo (Bulgaria) nel 1991. Nel 2001 si trasferisce in
Italia e continua gli studi iscrivendosi al corso triennale di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Viterbo. Nel 2018 si diploma all biennio specialistico di Pittura
all’Accademia di Belle Arti di Roma. Espone le sue opere in Italia e all’estero: Bulgaria, Grecia. Alcune sue opere si trovano in collezioni private in Svizzera, Bulgaria, Italia, Germania e New York.
Francesco Masi si diploma alla New York Film Academy e alla Metfilm School di Berlino.
È laureato in Lettere e Filosofia. Tra i registi con cui lavora: Paolo Sorrentino, Mario Martone, Maria Sole Tognazzi, Ivan Cotroneo e Ferzan Ozpetek. Dirige nel 2022 Il palazzo dei Destini Incrociati un documentario storico artistico per Rai5, e lavora come operatore in programmi Rai come il Cavallo e la Torre di Marco Damilano o Paesi che vai di Livio Leonardi.