7 dicembre ore 21:00
14 – Wo(man)
7 Dicembre 21:00 - 23:00
€1014 - Wo(man)
Esplorazione psicologica profonda
Musiche originali di Alessandro Panatteri
Una riflessione provocatoria sulla violenza di genere
Note di regia
14 – WO(MAN) con Carmen di Marzo
Testo e regia Paolo Vanacore, musiche originali Alessandro Panatteri
“14” è un monologo drammatico, scritto e diretto da Paolo Vanacore e interpretato da Carmen Di Marzo con le musiche originali di Alessandro Panatteri. La protagonista della vicenda è Giovanna Denne, una serial killer condannata all’ergastolo per aver ucciso con incredibile ferocia un numero imprecisato di uomini. Il testo è ispirato alla storia vera di Joanna Dennehy, una psicopatica
assassina seriale inglese colpevole di una serie di omicidi avvenuti a novembre del 2013 nella periferia di Peterborough in Inghilterra. Nulla lasciava presagire la follia della Denney in quanto, come sostiene la crimonologa Raffella Bonsignori che ha offerto la propria consulenza tecnica per la messa in scena dello spettacolo: “Lo psicopatico è tendenzialmente in armonia con se stesso e ritiene di essere sempre nel giusto, percependo inadeguatezza nel comportamento altrui. In pratica, gli altri, con la loro inettitudine, con la loro debolezza, con la loro ammirazione, sono i veri colpevoli che lo portano al crimine”.
Con alcune vittime Giovanna Denne ha stretto rapporti sessuali dominati dalla sua forte personalità e da un’aggressività psicologica prima ancora che fisica. Dietro l’eccitazione che in lei provoca l’idea della violenza inflitta c’è la voglia di raccontare il tutto senza mai abbandonare un desiderio di affermazione pubblica e di effimera ribalta attraverso quella visibilità ormai alla portata di tutti: i social media, il mondo del web. In un momento storico come quello attuale che vede il femminicidio al centro di gran parte dei casi di cronaca nera, potrebbe apparire inusuale portare all’attenzione del pubblico la storia di un’assassina seriale, ma non è così perché Giovanna Denne ha un approccio al delitto tipicamente maschile, è una donna aggressiva alla perenne ricerca del proprio piacere, una donna intelligente, assolutamente priva di morale comune e di senso del rimorso, è disinvolta, affascinante, manipolatoria. Sa scoprire con arguzia i punti deboli
delle sue vittime e li sfrutta per appagare i propri bisogni, è affamata di stimoli e questo la porta ad alzare via via la posta in gioco fino ad arrivare all’omicidio.
La storia narrata, quindi, è l’espressione di una violenza maschile che, oggigiorno, si riversa sulla donna trasformandola non solo in vittima, ma anche in carnefice.
Dopo il successo nazionale di “Rosy D’Altavilla. L’amore oltre il tempo” prosegue la fortunata collaborazione fra Carmen Di Marzo, Paolo Vanacore e il compositore Alessandro Panatteri, il quale crea una musica scarna, cruda, priva di orpelli, in parte sottolineato da armonie sorde, evocanti il clima allucinato in cui si svolge la trama e tesse un tema principale che, cedendo al ritmo di una cantilena ossessiva e malinconica, mira a scavare nelle profondità più torbide dell’animo umano. Lo spettacolo è consigliato ad un pubblico adulto.
NOTE CURRICULARI:
CARMEN DI MARZO: Attrice e cantante professionista. Ha una formazione artistica estremamente completa e poliedrica. Lavora dividendosi da quasi 20 anni tra cinema e teatro e ha preso parte a grosse compagnie di prosa e di musical, spaziando moltissimo dalla drammaturgia classica a quella contemporanea. Tra i lavori teatrali più recenti con cui ha girato dappertutto i suoi due monologhi con cui ha riscosso grandi consensi di pubblico e critica in tutta Italia: “Rosy D’Altavilla- l’amore oltre il tempo” (in scena dal 2016) regia di Paolo Vanacore e direzione musicale del Maestro Alessandro Panatteri e “14 wo(man)” ispirato alla storia vera della serial killer inglese Joanna Dennehy, sempre con gli stessi fedeli collaboratori, attenzionato anche da RAI5 per la prestigiosa rubrica teatrale nazionale “Save The Date”.
Tra i lavori cinematografici più importanti ricordiamo “Viva l’Italia” e “Confusi e Felici” per la regia di Massimiliano Bruno, il cortometraggio pluripremiato e vincitore nel 2012 del Nastro d’argento “Uno Studente di nome Alessandro”
sugli anni di piombo regia Enzo De Camillis, “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio” con l’Orchestra di Piazza Vittorio regia Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu, “Arrivano i prof” con Claudio Bisio regia di Ivan Silvestrini, il docufilm
“Ologramma” progetto sulla disabilità disponibile su RaiPlay regia di Francesco Zarzana. Ha girato per la televisione le fiction “I Bastardi di Pizzofalcone 3” regia di Monica Vullo, “Il Commissario Ricciardi 2” regia di Gianpaolo Tescari,
“Piedone. La Serie” regia di Alessio Maria Federici ed è nel cast della serie di successo “Mare Fuori 4” regia di Ivan Silvestrini.
PAOLO VANACORE, classe 69, scrittore, autore e regista napoletano, vive a Roma, laureato in Discipline dello Spettacolo presso la Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università La Sapienza. Ha pubblicato romanzi, racconti (Mondadori, Castelvecchi, Giulio Perrone, Edilet, Edizioni della Sera) e fiabe per bambini (Sillabe, Tempesta). In campo teatrale e cinematografico scrive e dirige film e spettacoli prediligendo tematiche sociali e di impegno civile, nonché
ambiti storico-letterari o spettacoli di teatro-canzone. Per il cinema ha collaborato con Agostino Ferrente e Giovanni Piperno nel docufilm “Le cose belle” (Giornate degli Autori, Mostra del Cinema di Venezia 2014), con Michele De
Angelis in qualità di sceneggiatore per cortometraggio “14” tratto da una sua fortunata pièce teatrale, è inoltre regista di cortometraggi e videoclip musicali. Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti (Premio Studio 12 per il Teatro, 2006 –
Premio Nazionale Equilibri 2018, Premio Letteratura Teatrale Spoleto Art Festival 2019, Premio Vallecorsi per il Teatro, 2022). Ha frequentato la Scuola di Scrittura Omero di Vincenzo Cerami e il Master di Regia presso l’Accademia Europea delle Arti e dello Spettacolo.
ALESSANDRO PANATTERI, pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra. Nel 1980 ottiene la segnalazione al premio internazionale “Reine Maria José” di Ginevra. Nel 1991 fonda la Alexander’s Ragtime Band; con
essa compie tournée italiane ed europee collaborando con prestigiose istituzioni concertistiche. Dal 1995 al 1998 è ospite ogni anno del Festival di Musica Colta Afroamericana, a Pescara per prime esecuzioni italiane o assolute. Nel
1997 viene chiamato da Ennio Morricone a comporre alcuni brani per “La Leggenda Del Pianista sull’Oceano” di Giuseppe Tornatore. È pianista dell’Orchestra Italiana del Cinema; con essa partecipa, nell’aprile 2011, al “1° Beijing Film Festival “di Pechino, diretto da Nicola Piovani. Compone musiche di scena per diversi spettacoli teatrali, collaborando con vari registi e attori, tra cui Maurizio Scaparro, Mario Scaccia, Giorgio Albertazzi, Beppe Navello,
Myriam Tanant, Gigi Proietti, Piero Maccarinelli, Robert Talarczyk, Andrea Baracco, Emiliano Bronzino, Ugo Gregoretti, Paolo Vanacore, Mariano Rigillo, Giancarlo Sammartano. Dal 2008 di esibisce anche in Trio e in Quartetto.