Spettacolo teatrale Otello, ultimo atto
Un uomo, una donna, una pistola: un famoso attore (vincitore del Premio Oscar nel 1970)uccide, in albergo, la sua giovane moglie, anche lei attrice. Il senso di colpa, la vergogna, il vuoto infinito …come colmarlo, prima di farsi saltare le cervella? Ecco l’idea! Nulla muore, nulla si distrugge in teatro; e tutto si sublima. L’attore, disperato e in preda all’alcool, trascina il corpo di lei in teatro,quel luogo formidabile dove passato presente e futuro coesistono,e lo affida alle “Maree del Tempo” del Teatro, nella speranza di poterla veder rivivere un’ultima volta nei personaggi da lei interpretati.
Ma siamo davvero in teatro? Oppure assistiamo al dilatarsi di quei pochi istanti che separano il primo colpo di pistola dal secondo, contro se stesso?